IL PENSIERO ECONOMICO ED IL PENSIERO ETICO
Un
errore storico, ma necessariamente determinato, del pensiero di
sinistra, consiste nell'aver formulato una teoria economica sulla base
di considerazioni di ordine etico. Il pensiero economico della sinistra
nasce dalla constatazione delle condizoni di lavoro e di vita delle
fasce più deboli della popolazione, e la porta ad immaginare una
concezione economica capace di far emergere da tale condizone disagiata
queste classi sociali.
Lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo si perde nei millenni.
La
schiavitù è il suo aspetto più vistoso e si tratta di un fenomeno mai
interamente scomparso, che assume connotazioni più sfumate in epoca
moderna. Lo sfruttamento del lavoro umano nasce dalla necessità di
sfruttare il fattore della produzione più significativo in epoche
storiche, allo scopo di creare plusvalore, cioè capitalizzazione.
Avrebbe potuto essere diverso ? No.
Infatti la capitalizzazione nasce dalla differenza tra il valore prodotto ed il suo costo di produzione.
La
costruzione delle Piramidi, ad opera degli schiavi, fu possibile grazie
al costo molto ridotto del fattore lavoro (cibo e acqua, q.b. per
sopravvivere) e le risorse per pagare questo costo provenivano da TASSE
(non so in che forma applicate) di cui il Faraone disponeva. Se quegli
schiavi fossero stati pagati il giusto, il Faraone non avrebbe avuto a
sua disposizione risorse sufficienti.
Il plusvalore prodotto : le Piramidi.
Il meccanismo si trasmette inalterato ai giorni nostri, anche se con alcune differenze sostanziali.
Il
plusvalore (obiettivo economico dell'impresa) dipende sempre dal
rapporto tra il VALORE che il mercato (cioè chi è interessato al bene)
attribuisce al prodotto d'impresa ed i costi dei fattori della
produzione. Nel mondo moderno il fattore principale della produzione non
è più il lavoro, ma il sapere ed il capitale.
Questo determina una
minore necessità di lavoro a basso costo quanto più elevato è il
contenuto di capitale e/o di sapere del prodotto. Quindi i lavoratori
non sono più "sfruttati" sotto il profilo economico quando sono in grado
di offrire un valore in termini di sapere, questo nelle produzioni ad
alto valore aggiunto.
Nelle produzioni industriali di massa conta
invece molto il capitale, cioè le macchine, gli impianti. Tuttavia in un
mercato competitivo l'impresa cerca anche di tenere basso il costo del
lavoro, spesso despecializzato, in quanto la specializzazione è
concentrata nelle macchine ed impianti. Se poi la produzione è a basso
valore aggiunto la pressione sul costo del lavoro è maggiore, sopratutto
laddove l'incidenza della capitalizzazione (macchine) è necessariamente
inferiore (settore edile, settore tessile, certi settori alimentari,
ecc).
La globalizzazione del commercio mondiale ed il
progerssivo abbattimento delle barriere che lo ostacolano porta alla
migrazione delle imprese nei contesti socio-economici nei quali la somma
dei fattori della produzione offre il miglior risultato economico,
anche tenuto conto delle condizioni operative, sul piano fiscale,
logistico e delle infrastrutture necessarie.
Tutto questo è esclusivamente economico, e per niente etico.
Non
è sbagliato : è giusto, sotto il profilo economico e della creazione di
ricchezza; può non esserlo sotto il profilo etico, che vuole
minimizzare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e massimizzare il
benessere di tutti gli individui del pianeta, non solo di alcuni tra
essi.
Gli obiettivi di ordine etico, però, non possono cancellare
i meccanismi economici per sostituirli con meccanismi astratti, che non
essendo economici non produrranno mai effetti economici, quelli che
invece vogliamo per dare benessere alle persone.
Il benessere
crescente degli esseri umani dipende dalla loro capacità individuale,
crescente, di esprimere un sapere crescente che abbia un valore per
altri esseri umani.
Se tutto cià che sai fare è coltivare patate il tuo tenore di vita sarà proporzionato al valore delle patate.
Il
problema della popolazione mondiale è che il sapere individuale di
milioni di individui è insufficiente ad assicurare loro quel tenore di
vita che vedono in molti altri individui che lo possiedino.
Di qui lo scontro Nord - Sud tra paesi sviluppati e non.
Eppure,
se anche il mondo sottosviluppato si potesse portare ai livelli di
quello sviluppato, il nostro problema sarebbe ancora irrisolto. Vedremo
perchè nel prossimo articolo.
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