INFLAZIONE AL 2% NEL 2017; MA E' VERO ?
I
più recenti rilevamenti indicano un tasso di inflazione nell'Eurozona
che a Febbraio 2017 è salito del 2% su base annua, in linea con gli
obiettivi di politica monetaria della BCE.
Significa che siamo in piena ripresa economica ? Neanche per idea.
L'inflazione è soltanto un "indicatore" che però va interpretato.
Quando
salgono in maniera generalizzata i consumi i prezzi tendono al rialzo
perchè i produttori approfittano dell'occasione per aumentare i
profitti. In questo caso il tasso d'inflazione è un "sintomo" di una
ripresa economica fondata sulla domanda.
Un'inflazione così
motivata ha aspetti positivi, in quanto indicatore di sviluppo, ma anche
negativi, perchè riduce il potere d'acquisto dei redditi fissi da
lavoro o pensione.
La
riduzione del potere d'acquisto da inflazione incide sulla domanda e
controbilancia la spinta inflattiva, determinando una diversa
distribuzione dei redditi e del potere d'acquisto nella popolazione (chi
cresce spende di più, gli altri spendono di meno).
Ma
l'indicatore può cambiare anche sotto l'effetto di altri fattori, ed è
questo il caso attuale, discusso dall'articolo del Sole 24 ore
raggiungibile a link iniziale. In questo caso infatti l'inflazione al 2%
non è motivata da un aumento generalizzato della domanda, ma da un
aumento settoriale del costo dell'energia, che ha ripercussioni anche
sugli altri prezzi, e da un contingente aumento dei prezzi dei generi
alimentari freschi, che ha carattere contingente, derivante da
temporanea scarsità per motivi climatici.
Infatti l'inflazione è
pilotata (al rialzo) anche da riduzione dell'offerta, da calo di
produttività, da fattori esogeni, come il prezzo di molte materie prime,
da eccesso di liquidità in circolazione, oppure da eccesso di offerta
(se in discesa) a seguito di innovazione tecnologica.
In ogni caso
l'inflazione è la CONSEGUENZA di altri fenomeni economici, NON è la
causa diretta questi, salvo prendere in considerazione la svalutazione
dei redditi fissi, dei patrimoni liquidi e dei debiti.
In TV
l'ignoranza giornalistica arriva invece, talvolta, a far dire che
l'inflazione stimola la crescita, e non c'è nulla di più inesatto.
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